lunedì 15 febbraio 2010

PRESENTAZIONE



“E’ importante festeggiare!"

"E' l’anniversario della nascita di Wolfang Amadeus Mozart!”.

Questo l’imperativo che scorreva tra noi, in quell’anno.

Spinti da che cosa? Da desiderio di scrivere, di celebrare, di giocare?

Di più, di più, ora lo vediamo:

La genialità, l’intelligenza umana illuminata da quel qualcosa di sacro, di divino, d’estatico che un brano della Sua musica, un pezzo delle Sue opere, ci regala.

Ma non era sufficiente raccontarLo, bisognava renderLo presente, attuale, libero e fecondo,

IL GENIO, questo “attimo di eternità” che, sprofondato in fondo ad ogni anima, può dischiudersi, chiede di svelarsi e volare, parlare, cantare, danzare, darSi al mondo.

Esistere… come espressione sublime della fantasia, dell’intelligenza, della creatività e dell’amore che in ogni tempo e ancor oggi dichiarano al mondo la grandezza dell’Uomo.
Qui, all'indice, i brani della più ampia opera teatrale: Mozart e la genialità di un ragazzo

SINTESI DELL'OPERA




Un bambino, che cresce all’interno di una famiglia capace di cogliere, dei figli, l’originalità e le capacità. Educato secondo i canoni del tempo, costretto perciò, anch’egli, a misurarsi con schemi e strutture che rischiano di soffocare quella genialità che, in lui, l’umanità stessa s’è regalata.

Ma il Cielo è lo specchio della Terra e, dalle Stelle, attraverso le armonie che dalle note di Mozart prendono forma, giungono suoni, voci, richiami, forze, capaci di inondare il cuore dell’Uomo, di plasmarlo, istruirlo, sollevarlo dalle angustie del quotidiano e farlo librare nel meglio di sé rinchiuso nel cuore.

Mozart impara a conoscere la vita attraverso la Madre e il Padre, simboli universali che ci conducono all’unità interiore. Impara a conoscere il senso profondo e sacro della vita e di ogni essere attraverso le chiavi sapienziali che le stelle gli insegnano: Il dentro di te corrisponde al fuori di te; il sopra (i Cieli) è lo specchio del sotto (la Terra); l’apparenza e la divisione che il quotidiano ti fa vedere e il flusso calmo, nascosto e perenne della Vita; l’amore che ti permettere di raggiungere le forze più forti e misteriose che sono deposte in te, che diventano dono da condividere con gli altri.
La gioia, l’armonia che nell’uomo consapevole di sé e libero, diventano modi di essere, beatitudine sempre presente. Il gioco, che riscatta la drammaticità della morte, la rende portale fecondo di nuova vita, di genialità che si espande come semi di conoscenza e d’amore in tutti gli uomini.

Mozart vive tutto come in un sogno, apertosi in lui grazie alla presenza dello "specchio" - i personaggi che con lui dialogano - anche - il luogo interiore - che nei momenti forti ed importanti della vita si rende presente, per chiamarci al risveglio, per avvisarci che abbiamo scelto di vivere per fare ed essere un cammino di ricerca e di comprensione di noi stessi, profonda, forte e amorevole fino a far coincidere la nostra individuale esistenza, il nostro respiro, il nostro Nome, con la stessa immensità della Vita nell’Universo.

USARE IL VENTO

USARE IL VENTO

CORO
Bella stella dimmi tu
cosa vedi da lassù.
Da lassù io vedo te
da lassù io vedo te
Bella stella dimmi tu
cosa vedi da quaggiu’.
Da quaggiù io vedo te
da quaggiù io vedo te.

MOZART
Io Amadeus bambino
parlo al tuo bambino interiore,
a quella parte di te che le storie sa ascoltare,
che sogni più grandi sa costruire.
Al tuo cuore che nasce ogni mattino
per far galoppare la fantasia
e felice da agli uomini, il meglio di te
che qui impari a essere.

NANNERL
So chi sei, cosa fai e cosa sogni,
se pensi che nessuno ti veda e ascolti, comprendi:
sei la stella del cielo notturno.
Sei qua, ti pensi nel buio profondo,
ma tutti ti vedono e sanno di te,
tu solo non sai.
Io stesso ti vedo e gioisco per te,
la tua luce mi guida,
sono le mie armonie uno specchio per te,
per dirti chi sei,
così vedi e gioisci della luce che tu,
nel tuo ignaro brillare, non sai di essere.

MOZART
Ecco, io Amadè e la mia musica
ti portiamo tra giostre e altalene
a vivere il vortice, il brivido
e il profondo sussurro di te stesso.
Qui, ove il presente e l’eterno in te zampillano,
io suscito la tua fantasia
la tua esilarante e sempre nuova
danza sul mondo.

NANNERL
Sei qua, nel profondo del cielo e tutti ti vedono.
Io ti guardo, dolce bambino,
ti chiamo con le mie note,
il suono della mia musica ti raggiunge
e tu sai chi sei.
Ogni istante mi giunge il meglio di te stesso,
ma adesso, a che serve sapere chi sei
e con quali sinfonie riempi il cielo?
Ama,…ama… dolce bambino, piccolo uomo,
ama ciò che sei e io gioisco del tuo brillare.

MOZART
Sono qui...
all’ombra dei grandi alberi del mio viale,
ove amo stare con lei, mia madre,
e ascolto le grandi armonie che suono per me.
La musica viene col vento
emozioni ti vuol regalare.
Il vento che sradica vecchie illusioni,
che apre le porte regali,
che sa diventare leggero e soave,
che umide nubi sa regalare, a te
che un seme nel cuore sai far germogliare.
Il vento del sole che brucia bellezza
lanciandola in mille giochi di luce,
in fuochi attizzati nel cuore che sei.
Il fuoco del cielo è un seme qui in terra,
un seme che fiore fai diventare
or che il vento del sole tu sai ascoltare.
In fondo al tuo cuore ti lasci bruciare
dal fuoco d’amore che senti pulsare,
lascia arrivare le nubi leggere
il pianto, il sorriso, il fratello da amare.


MAMMA
In ciò che la vita ti dona ogni istante
è il seme che sboccia e pian piano matura,
lo trovi nel vento che sfiora il tuo viso
e senti in te rifiorire il tuo cuore.
Quaggiù, nel profondo del momento più grande,
il vento depone un seme di vita.
Protetta da un ventre di grande silenzio,
insieme al tuo pianto, una gioia già nasce
e mentre nel mondo tu vaghi, tu cerchi
in fondo al tuo cuore la risposta conosci.

PADRE
Chiama la forza! È il vento che vibra!
Brilla del sole sulla terra che sei!
Continua così, ogni giorno a volere,
ad essere nuovo ogni mattino.
Lascia che il vento spazzi i ricordi
così che il passato diventi l’oblio,
da cui attingere acqua e sostanze
per questo nuovo germoglio che sei.

MOZART E NANNERL
Ogni giorno bambino ti vuole la vita,
capace di accogliere in te meraviglia,
capace di fare del seme del cielo
il nuovo pensiero che plana sul mondo.
Tuo è il pensiero che giochi lassù...
lo prendi dal cielo ove sei una stella...
ne fai il tuo mondo gioioso e felice
nella Vita che crei ogni giorno quaggiù.
Pensiero di luce, di pace, di gioia
di un uomo nuovo che sa fecondare
il meglio di sé contemplato lassù
e ora disceso a giocare quaggiù.

CORO
Bella stella dimmi tu
cosa vedi da lassù.
Da lassù io vedo te
da lassù io vedo te
Bella stella dimmi tu
cosa vedi da quaggiù.
Da quaggiù io vedo te
da quaggiù io vedo te.



MADRE E PADRE

MADRE E PADRE


MOZART
La mamma...
Cielo del mio cielo, il mio vortice
prima sinfonia, cascata d’azzurro.
Nei miei giochi, nel mio bambino
c’è lei, festa di luce.
Corriamo insieme nel lungo viale di tigli del parco.

MAMMA
Ohhh! Il respiro sempre avaro,
fermiamoci... in piccole radure,
su profumate distese di violette,
su tappeti di foglie rosse.

MOZART
Il sole filtra tra i rami
vieni, fermiamoci, aspettiamo,
chiamiamo, supplichiamo.

MOZART-MAMMA
Aspettiamo...
che nel petto la freschezza dell’aria ritorni
a spegner la sete,
a riempire il vuoto della gola e del cuore.


MOZART
Piccoli eterni momenti di tenerezze e sussurri
in questi angoli del parco
che aprono i miei occhi a visioni incantate.
Ogni foglia una stella viva e brillante,
accesa e palpitante
che vibra per me.
Il nostro sguardo sul prato
distesa di verdi e d’ azzurri,
tra macchie di fiori
e costellazioni di violette.
Qui, ora, il mio cuore bambino si tuffa
come stella luminosa
in te, amore del mio Cielo.
E la musica... la musica
che sale, prorompe
e il mio cuore s’ incanta.
Suoni vibranti che escono a fiotti
mentre, il viso accarezzo,
al petto t’ abbraccio.
Mamma!
Seno non succhiato, calore mancato
fatto Sogno. Oh, sogno creduto!
Apri il mio sguardo
spalanca il mio orecchio
su chimere di suoni, note, arpeggi e armonie.
“Chi Sono”, ancora non so.
Tu mi conduci in fondo al sentiero.


MAMMA
Nascosto da veli di grande silenzio
serbo un ricordo impresso nel tempo,
è il dono per te, Wolfang bambino.
Tra i viali del parco nel freddo mattino,
nell’aria pungente che apre il mio petto,
col vivo dolore ritrovo il ricordo.
Ti parlo di lui, dell’uomo che amo
il solo che è qui, a regnar sul mio cuore.


MOZART
Mi sveli un amore che conta i miei anni

PADRE
Ti svela un amore che conta i tuoi anni.

MAMMA
Racconto di stanze segrete e gentili,
di complici baci, di abbracci donati.
Parlo di candide coltri gioiose
rivelo di mani forti e regali.


PADRE
Racconta di cose lontane e terrene
impresse nel cuore di Wolfang bambino,
quando tra giochi, sguardi, e carezze
al Genio s’ apriva il grande destino.


MOZART
Parli di me e fissi il mio sguardo,
e il vivo ricordo s’inonda di luce,
entri nel cuore attraverso i miei occhi
e io mi perdo in un fiume di forza.
In fondo ai miei occhi
abbracci il tuo uomo
e ancora una volta accogli la vita.
Così oggi io nasco al mio stesso sapere,
così oggi io schiudo nel ricordo rinato,
la sorgente da cui attingo il respiro.
Così mi regali il Padre con l’uomo
e dico: “...Io sono” al mio stesso destino,
qui nell’ istante si apre l’eterno...
Io nasco bambino di seme divino.


PAPÀ E MOZART
La mamma, è Sorgente di note geniali,
è la donna del Sogno che ho ritrovato,
figlio a me stesso rinasco al ricordo
e dalle emozioni mi lascio portare.
La donna, è il Cielo dell’ Anima Nuova,
lei apre a visioni celate nel cuore,
a musiche eterne che tu puoi sentire
se dagli abbracci ti lasci portare.

Il SUONO E LA MUSICA

IL SUONO E LA MUSICA


CORO
Il giorno è fatica, freddo e miseria
le cose lontane, i sentieri interrotti.
Gli uomini e il mondo si credono schiavi
ma le loro paure son solo illusioni.


MOZART
Nel cuore sento le note pulsare
ascolto nell’anima una lieta armonia
riflessa lassù nel gran pentagramma,
che il cielo stasera apre sul mondo.


PAPAGHENO
Se la gioia diventa nostra maestra,
la paura si fa un più vasto sentiero
che induce la nostra cieca esperienza
a conoscerci in ogni anfratto del cuore.


MOZART
Se scruto oltre apparenti illusioni
il mio Orecchio già sente il Silenzio cantare,
all’uomo che tenta un nuovo cammino
la porta dorata si va a spalancare.
Al mondo che canta canzoni stonate,
per quelli che il canto già hanno interrotto,
parlo alla donna e all’uomo che sa
d’essere uno con la sua stella.


CORO
Ad ogni cuore affacciato sul mondo
ad ogni uomo che vuole imparare
diamo gli eterni sigilli da usare
e il genio del cuore si possa svelare



MOZART
A che serve in trent’anni bruciare una vita
a che serve cercare e tanto sapere,
tentar di rapire le note all’eterno
per dare al mondo un nuovo cammino?


PAPAGHENO
All’uomo perduto in fondo a se stesso,
che ancora non sa fermarsi e ascoltare,
non prende dal cielo le note sapienti
che toccano i suoni dischiusi nel cuore.


MOZART
La mia musica viva ed eterna
può unire l’eterno e il presente
essa fonde corpo e infinito
e dischiude il divino che sei.


TAMINO
Puoi volare oltre le stelle
cavalcare tramonti dorati,
puoi amare col cuore più grande
dove sai di essere un Re.
Se tu credi che ogni mattino
sei il creatore del sole che vedi
se tu sai che un potere divino
nelle mani ti può attraversare:


MOZART
La mia musica schiude universi incantati
ti da in mano le chiavi del regno
le tue paure puoi affrontare
dal fuoco divino ti senti animare.


CORO
Del Flauto Magico ascolta le note
percorri anche tu il nascosto sentiero,
è dentro di te l’universo di stelle
che placido e ricco riempie la sera.


TAMINO
Io, Tamino, attraverso il mio buio
incontro le forze più oscure che sono.
Le mie paure eran solo emozioni
or son mutate in allegre canzoni.
La passione prende il mio cuore in un gioco….
Per una donna…. o solo per me.
È in fondo alle intense emozioni che vivo
la forza più grande che voglio incontrare.

PAMINA
Diventa la forza che sembra fatica
paura, bellezza, gioco e passione
entra nell’attimo della tua storia
che ora si svela in quello che sei.
Per primo cogli in te l’emozione
che sempre accompagna ogni sentire,
accoglila... ascoltala... senza pensare
né giudicare, né separare.

CORO
Come la pioggia gonfia la terra
le note sapranno in te lavorare
e quando l’acqua in cielo risale
la verità tu potrai abbracciare.


PAPAGHENA
Sappi che tutto è degno di vita
sappi che tutto è frutto d’amore.
Ogni giorno che vivi viene da Te
non togliere nulla di quanto ti doni.
Sappi ascoltare con libero cuore
il tuo desiderio e ogni pensiero,
renditi onore in ogni tuo agire
è il Re che tu sei che devi seguire.


PAMINA
Nel pentagramma dell’emozione
la chiave ha svelato come essere usata,
continua a seguire Tamino nel buio
e un altro portale potrai spalancare.


CORO
Stai ora lontano dal sordo frastuono
fai un silenzio profondo e capiente,
ascolta la musica che come un vascello
ti può traghettare oltre la soglia.


TAMINO E PAMINA
La sete ci spinge oltre ciò che sappiamo
e vinta ogni nostra umana paura
entriamo nel cuore di ogni sapere
trovando la forza che anima il mondo.
Le cose che pensi, il mondo che vuoi
nell’eterno mattino già sono vive,
lasciale solo arrivare alla soglia
per essere colte dalle tue mani.

Ancora una chiave ti voglio donare
trova gli Archè che conservi segreti,
del Flauto Magico ascolta le note
che toccheranno corde profonde.


CORO
Tamino s’inoltra su incolti pensieri
ritrova il cammino dimenticato,
i fantasmi dell’anima sa ora affrontare
dal giorno che ama ogni istinto è di luce.

TAMINO
Nel petto il cuore è aperto all’amore
una passione mi spinge a cercare,
or da Pamina mi lascio abbracciare
lei, mia regina di molte città.
Per amar la tua donna impara da lei,
lei sola è maestra di baci e carezze
è lei la regina dei grandi universi
che nella notte dei tempi hai creato.
La donna ha il cibo che nutre la vita
lei sola lo sa preparare e servire;
lei sola sa custodire nel cuore
ogni pezzo di cielo vissuto con te.

TAMINO E PAMINA
La stella gemella già pulsa nel cielo
penetra il buio che sei dentro te
e mentre tu abbracci un corpo di terra
una danza di luce canta sul mondo.


PAMINA
Tamino ho scelto come mio Re.


TAMINO
Regina è Pamina, ora per me,
io l’ho creata lasciando plasmare
il mio corpo di terra con l’amore del cuore.


PAMINA
Nell’amore dell’uomo è impresso l’eterno
è questo che s’apre ora con te,
io di Tamino sono la donna
avvincenti sento lo sguardo e l’abbraccio.


CORO
La chiave del cuore ha aperto il portale
un altro gioco ti voglio insegnare,
per imparare che ogni esperienza
diventa maestra in chi sa ascoltare.


PAPAGHENO
Vedi in chi incontri lo specchio di te
il meglio che sei lo trovi riflesso
nel volto di chi non sai accettare,
nel fare di chi vorresti ignorare.


PAPAGHENA
Questa è la chiave che apre all’amore
in chiunque tu ami, ami te stesso.
Ringrazia ogni incontro, in esso ti sveli,
permetti che l’altro ti insegni ad amare.


CORO
L’immenso universo ogni giorno si svela
in ogni fratello e sorella che incontri,
è lo stesso universo che sta nel tuo cuore
or le risposte in te sai trovare.
Parlare d’amore c’ introduce nel tempo
tu vinci il tempo e sei re del tuo mondo,
è nel presente la chiave divina
che apre le porte dell’infinito.


NANNERL
Accogli ogni attimo per ciò che è
sta nel presente l’istante e l’eterno
vivi adesso, nell’ora immortale
strappa all’oblio passato e futuro.


PAPAGHENO E PAPAGHENA
È nel presente che s’apre l’eterno
le mani s’inondan di forza e potere,
qui è la terra forte e profonda
in cui sei creatore di nuovi universi.


MOZART
È nel presente la chiave geniale...
la storia dell’uomo è aperta all’eterno,
gioca col mondo come un bambino
dai tutto te stesso a questo momento.


L'AMORE

L’AMORE


FOLLETTI MOZART E ALOISIA:
Noi creiamo le stelle
quelle lassù
quelle che brillano nel cielo blu.

ALOISIA
Amo un uomo che vive di suoni
che in ogni mio bacio rincorre una nota,
del genio sono la musa e la donna
avvincenti sento l’incanto e l’abbraccio.
Voglio che sia dentro un punto d’eterno
che resiste al tempo, pulsa e feconda,
che crea vita nuova e dolci armonie
che lascia il segno su questo mio corpo.

FOLLETTI
Noi creiamo le stelle
quelle lassù
quelle che brillano nel cielo blu.

MOZART
Con le mie mani voglio toccare
un amore divino quaggiù sulla terra,
geniale è il percorso se oso volare
oltre gli schemi in cui muore l’amore.
Esser corretti non è esser geniali
trovo le note in ogni mia donna,
così lascio entrar nella vita il divino
e vinco col mio smisurato pensiero.

Chiamo il vento… e il Vento risponde
mi porta nel Sogno, ora Realtà,
brillante diventa ogni pensiero
abbraccio goduto ciò che ho creduto.

FOLLETTI
Noi creiamo le stelle
quelle lassù
quelle che brillano nel cielo blu.

MOZART
Creare note che restino eterne?
Nell’amore le vado a cercare,
ogni donna una stella nel firmamento incantato…
Costanza ho rincorso lassù.
Aloisia, Dorella e Pamina,
Papaghena, Fiordiligi, e Despina
uno spartito ricco di note
ogni donna ha in serbo per me

ALOISIA
Cantare note che restino eterne?
Nel gioco le vado a cercare,
ogni uomo una stella nel firmamento incantato.
L’amore ho rincorso lassù.
Amadeus, Figaro e Tamino,
Don Giovanni, Joseph e Papaghino
serenate ricche di note
che ogni uomo canta per me.


MOZART
Ogni donna una voce, un sorriso
Ella è via, tratturo o sentiero interrotto.
Ogni donna un mistero svelato quaggiù
io mi vedo in fondo ai suoi occhi.


ALOISIA
Ogni uomo una voce, un sorriso,
egli è via, tratturo o sentiero interrotto.
Ogni uomo un mistero svelato quaggiù,
Io mi vedo in fondo ai suoi occhi.


FOLLETTI
Noi creiamo le stelle
quelle lassù
quelle che brillano nel cielo blu.


MOZART E ALOISIA
Nell’emozione danzan le note…
Qui, nell’abbraccio profumato e accogliente
tu, amore, vibri in fondo al mio cuore…
Diventi suono…e porti il mio nome.


FOLLETTI
Sul pentagramma nudo ed oscuro
le note danzano allegre e gioiose
in minuetti e giri di valzer
prendono posto sicure e precise
Qui nell’abbraccio scandito dal tempo,
ora che il cielo feconda la terra
una chiave di sol apre il sipario
a mille folletti allegri e gioiosi.
Mille folletti beati e scattanti
sempre fissati in fondo al pensiero,
mille folletti scatenati e gioiosi
prendono posto sicuri e precisi.


FOLLETTI
Noi creiamo le stelle
quelle lassù
quelle che brillano nel cielo blu
.

MOZART
Amare una donna per tracciare una via,
abbracciare una donna per entrare nel Nulla,
per spingersi oltre il tempo e lo spazio
dove risuonano mille armonie.
Amare una donna per amare la Vita
per abbracciare in lei le esistenze,
per diventare canale di vita
e dare alla storia il mio Sogno incantato.


FOLLETTI
Noi creiamo le stelle
quelle lassù
quelle che brillano nel cielo blu.


MOZART
Amare Aloisia per creare le stelle,
la forza che incontro nell’emozione
è un raggio di luce che lascia la terra,
lassù nel cielo la mia stella compare.

ALOISIA
Amare Amadè per creare le stelle
nei suoi abbracci mi lascio portare,
un raggio di luce lascia la terra
lassù nel cielo la mia stella compare.


MOZART E ALOISIA
Noi creiamo le stelle
quelle lassù
quelle che brillan nel cielo blu
.


FOLLETTI
Noi creiamo le stelle
quelle lassù
quelle che brillan nel cielo
sempre più blu.

IL REQUIEM?... UN GIOCO!

IL REQUIEM?... UN GIOCO!


MOZART
Solo i bambini posson sapere,
solo i semplici posson giocare
con le note più estreme, più assurde e squarcianti
che non sanno aver fine.
Le mie ultime note cercate lassù
trovate nei miei faticosi respiri,
negli ultimi passi di danza nel mondo
con il freddo e la morte divido i miei giochi.
Note che ascolto nel profondo di me,
note il cui suono mi è ancora nascosto,
note che sento e vivo in un parto,
nate dal seme più fecondo di me.
Il Requiem che ho scritto, non ho suonato
donandolo al mondo come atto d’amore,
per amor dell’amore che ho conosciuto
per amor dell’amore che m’ha attraversato.
Requiem è il prato più arido e incolto,
il cielo più nero, freddo e segreto.
Requiem è in me l’estremo saluto,
il nulla cercato e con forza chiamato.

COSTANZA
È il vuoto ch’ è ventre d’ amori segreti,
è l’unico porto da cui ripartire.
È l’urlo che senti e nasce da te,
è la morte che stringe il tuo corpo di terra.

MOZART
Requiem è darsi al cuore del mondo,
morire a me stesso e rinascere in te,
in ogni cuore ch’ è fatto bambino
tornar come luce del Genio divino.
Requiem è darsi già morti a se stessi
e farsi semente di nuovi pensieri,
sapere che tutto è soltanto un gran gioco
per chi sa aprire sentieri di gioia.

COSTANZA
Tutto tu puoi... tu che lasci i tuoi dubbi
e nel cuore del mondo ti lasci portare,
tu che liberi ciò ch’è segreto in te stesso
ora incontri nuovi compagni i giochi.
Gioco è il lavoro più sublime che c’è
in esso sai d’essere uomo e non solo,
sei angelo, stella e sguardo di luce...
canti col mondo e sei armonia.

MOZART
Gioco è l’ amore che porti nel cuore
è il fratello che accogli e la donna che ami.
La pensi... t’apri a un profondo sentire
il tuo volto s’accende su nuovi sorrisi.

COSTANZA
Ogni gioco porta su piste incantate
su strade del cielo e in fondo agli abissi.
Spinge oltre il mondo che sempre c’ illude,
del Sogno che siamo apre le porte.
Lascia parlare la voce del cuore
che mille canzoni sa dentro di te,
allontana ogni tuo tedioso pensare
e ascolta il cosmo suonare per te.

MOZART
Nel gioco tu sai che ogni stella del cielo
è un cuore che pulsa e un occhio che veglia,
in ogni fiore del tuo più vasto giardino
un folletto gioioso ha trovato dimora.
Sei gioco e ringrazi ogni forma di vita
col cuore di carne la sai benedire,
sia pane o fatica, o dono d’amico
di quanto ricevi sai d’ essere degno.

COSTANZA
Nel gioco tu sei l’Alchimista del cuore
trasformi in oro il metallo che sei,
ogni tormento ch’è in fondo al tuo cuore
diventa un fascio di gioia e di luce.
Diventi creatore di nuovi universi
ogni giorno sai darti il meglio di te,
a chiunque tu incontri nel cuore e nel mondo
stelle e pianeti ora sai regalare.

MOZART
Requiem è il dono più bello da offrire...
a me stesso e al mondo perché sappia chi è.
È eccelsa ogni vita che abita il mondo
è immenso il Genio che può risvegliare.
E’ l’ultima nota che ascolto nel corpo,
che sento e scrivo col mio respiro
è il canto più dolce e l’amore più forte,
è la mia anima che suona per me.
Muoio al mondo,
la vita mi lascia,
…le note piangon…
restan sospese…

MOZART
Requiem è canto di risurrezione,
perché ogni vita nutrita d’amore
abbandona ogni sua furtiva illusione
e feconda i semi deposti nel cuore.
Requiem è un canto lasciato a metà,
è un suono che chiama il Genio che è in te,
perché ogni bambino giocando col mondo
continua una danza che fine non ha.

FANTASMA
Requiem è gioco di risurrezione,
perché ogni vita nutrita d’amore
abbandona vecchie e furtive illusioni
e feconda i semi deposti nel cuore.
Requiem è un canto lasciato a metà
è un suono che chiama il Genio che è in te,
e tu, bambino che giochi col mondo
continui una danza che fine non ha.